- Banda Musicale Carloforte
- Luca Bandirali
- Luciano Biondini
- Francesco Cabras
- Riccardo Giagni
- Javier Girotto
- Rita Marcotulli
- Cristian Marcia
- Alberto Molinari
- Caterina Murino
- Marco Antonio Pani
- Rocco Papaleo
- Nicola Piovani
- Vittorio Taviani
- Remo Usai
- Michele Vietri
È stata costituita il 30 dicembre 1981 da un gruppo di appassionati, desiderosi di riprendere una tradizione, iniziata nei primi anni del secolo.Data dai primi del '900 infatti, la nascita della prima Banda Musicale a Carloforte e da allora, nel corso degli anni, con l'alternarsi di una o due Bande, segno della passione dei carlofortini per la musica, il nostro paese ha sempre avuto la sua Banda Musicale: La Banda Musicale della Società Mutua, la Banda Musicale Giuseppe Verdi, I Luigini una Banda composta da bambini, la Fanfara della G.I.L., la Banda Musicale S. Cecilia, ed in ultimo la nostra Banda Musicale Città di Carloforte, che hanno segnato nel corso del secolo la storia musicale cittadina. Unificando le varie esperienze, si posero le basi affinché la "Banda Musicale Città di Carloforte", erede e prosecutrice di quella tradizione, fosse di tutti i carlofortini e la scelta del nome ne è la garanzia.
Luca Bandirali (1973) insegna Storia, Tecniche e Drammaturgia delle Produzioni Multimediali presso l'Università del Salento. E' redattore della rivista bimestrale "Segnocinema" e collabora con la redazione
della trasmissione radiofonica "Hollywood Party". Ha pubblicato libri
sui film "Buongiorno, notte" (Argo, 2004), "Viva Zapatero!" (Bur, 2005)
e "Le ragioni dell’aragosta" (Bur, 2008). Ha scritto la biografia del
compositore di musica per film Mario Nascimbene (Argo, 2005) e
un’introduzione ai problemi generali dell’audiovisione ("Musica per
l’immagine", Net Art Company, 2002). Ha collaborato alla sceneggiatura
del film "Le ragioni dell’aragosta" (2007) di Sabina Guzzanti e alla
realizzazione dello spettacolo teatrale "Vilipendio" (2008). Ha curato
un volume collettaneo sulla musica per film in Italia, Musica/Regìa" (Argo, 2008). Con Enrico Terrone dirige dal 2008 il VAMfest, e ha
pubblicato i volumi "Nell’occhio, nel cielo" (Lindau, 2008) e "Il
sistema sceneggiatura" (Lindau, 2009). Ha realizzato per il Centre for
Black Music Research / Europe il seminario di studi "Professor in the
House. Afroamerican Dancefloor 1980-2010".
Luciano Biondini, born in Spoleto (PG) in 1971 and began studying the accordion at the age of 10 years. After a training-oriented classical studies with numerous national and international awards (Trophèe Mondial de l'Accordéon, Strasser International Award, Award "Luciano Fancelli, Recanati International Award, etc..), Approaches to jazz in 1994 after having known guitarist Walter Ferrero. Collaborations: Rabih Abou Khalil, George Gruntz, Ernst Reiseger, Battista Lena, Michel Godard, Javier Girotto, Gabriele Mirabassi, Enrico Rava, Ares tavolazzi, Dave Bargeron, Maarten Van der Grinten, Tony Scott, Enzo Pietropaoli, Ivano Fossati, Gianmaria Testa Festivals: Umbria Jazz Winter, Umbria Jazz Festival in the Dolomites, Coutançe, Montreal Jazz Festival, London, Brighton, Dublin, Beijing, Villa Celimontana, Fano Jazz Festival dei Due Mondi, Klezmer Festival of Ancona, Metronome, Skopje Jazz Festival, Perpignan, Leipzig Jazztage, Nancy Festival, Evreux, Brussels and many others. Discography: Mavì - (Valter Ferrero, Ares Tavolazzi, Francis Petreni, Alberto Borsari, Martin Classen). Prendere o Lasciare –Mezzanotte Group (Martin Classen, Maarten Van der Grinten, Stephan Van Wylick, Dirik Schilgen). Nigun - Duo Malastrana (Moses Chiavoni). Lo Stortino - (Gabriele Mirabassi, Michel Godard, Francesco D'Auria) Um a zero - (Gabriele Mirabassi, Michel Godard, Patrick Vaillant) El Cacerolazo- (Javier Girotto) Latakia Blend- (Gabriele Mirabassi, Michel Godard) I Cosmonauti Russi (Battista Lena) Morton's foot (Rabih Abou) Tuba-Tuba (Michel Godard-Dave Bargeron) Silk (Ferrero-Tavolazzi-Petreni) Fuori le mura (Gabriele Mirabassi) Terra Madre (Javier Girotto) Prima del cuore (Solo).
Francesco Cabras è laureato in psicologia, è giornalista, fotografo specializzato in musica rock e reportage di viaggio essenzialmente dall’Asia, attore (The Passion, Captain Corelli’s Mandolin, Equilibrium, Rasputin), autore di testi di canzoni e si è occupato di turismo sostenibile.In GANGA è essenzialmente autore, regista, direttore della fotografia e operatore.
È nato a Roma nel 1956. Si laurea in filosofia e compie studi musicali presso il Conservatorio dell’Aquila. Dal 1976 collabora con la Rai come autore, regista, consulente musicale e conduttore di programmi culturali. Produttore, arrangiatore e autore nel settore della discografia nazionale. Ha curato festival e convegni internazionali legati alla musica e alle arti della visione, e collabora con musei e istituzioni nazionali e internazionali (Centre Georges Pompidou di Parigi, Museo d'Arte Contemporanea di Strasburgo, Sound Art Museum di Roma, Istituto Europeo di Design, Biennale di Venezia, École Supérieure Libre d'Études Cinématographiques di Parigi).
Dal 2004 dirige per le Edizioni Argo una collana di volumi dedicati alla molteplicità delle relazioni fra immagine e suono in campo estetico (Ascoltare lo sguardo).
Dal 1998 insegna Storia della musica per il cinema presso la Facoltà di Beni Culturali dell'Università del Salento e dal 2002 anche al Dams attivato presso la medesima Università. Tiene regolarmente corsi, seminari, master classes e stages presso università, conservatori e scuole d'eccellenza e di Alta Formazione in Italia e all'estero. Dal 2007 anima e conduce, assieme a Luca Bandirali, gli incontri su cinema e musica del Festival “Creuza de mä” di Carloforte.
Ha lavorato con numerosi registi, da Luciano Odorisio (Magic Moments) a Mimmo Calopresti (1943: La scelta), da Carlo Lizzani a Massimo Costa (Voglia di Rock), da Egidio Eronico (My Father, Festival di Berlino 2005) ai fratelli Taviani (consulenza musicale per La masseria delle allodole, Festival di Berlino 2007), da Brad Mirman (The Shadow Dancer, Festival di Taormina, 2005) a Sabina Guzzanti (collaborato per il programma televisivo R(a)iot e Vilipendio, sue le musiche del fortunato film/documentario di Sabina Guzzanti Viva Zapatero!); Marco Bellocchio: Sogni infranti, La religione della Storia, L'ora di religione (in concorso a Cannes, 2002), Buongiorno, notte (in concorso a Venezia, 2003), Il regista di matrimoni (in concorso a Cannes, 2006).
Per le musiche de L’ora di religione ha ricevuto il Premio Internazionale Ennio Flaiano nel 2002. Per le musiche de Il regista di matrimoni ha ricevuto il Premio Speciale AITS per l'anno 2005-2006. Nel 2007 ha ricevuto il Premio alla carriera in progress del Festival del Cinema di Stintino. Della filmografia ricordiamo: Voglia di rock (1988), di Massimo Costa (musiche originali), Sogni infranti (1995), di Marco Bellocchio (consulenza musicale), La Religione della Storia (1998), di Marco Bellocchio (consulenza musicale), L'ora di religione (2002), di Marco Bellocchio (musiche originali e consulenza musicale), Buongiorno, notte (2003), di Marco Bellocchio (musiche originali e consulenza musicale), My Father (2003), di Egidio Eronico (musiche originali), The Shadow Dancer (2005), di Brad Mirman (consulenza musicale), Viva Zapatero (2005), di Sabina Guzzanti (musiche originali), Road to L. - Il mistero di Lovecraft (2005), di Federico Greco (musiche originali), Il regista di matrimoni (2006), di Marco Bellocchio (musiche originali e consulenza musicale), Scacco al Re (2007), di Claudio Canepari (musiche originali), Le ragioni dell'aragosta (2007), di Sabina Guzzanti (musiche originali), La masseria delle allodole (2007), di Paolo e Vittorio Taviani (consulenza musicale), La fabbrica dei tedeschi (2008), di Mimmo Calopresti (musiche originali), Quando combattono gli elefanti (2009), di Simone Amendola (musiche originali), Nanga Parbat - La montagna nuda (2009), di Renato Chiocca (musiche originali), Winter Flower - Fiore d’inverno (2009), di Alessandra Populin (musiche originali), Draquila - L’Italia che trema (2010), di Sabina Guzzanti (musiche originali), Dante Ferretti, scenografo italiano (2010), di Gianfranco Giagni (consulenza musicale).
Javier Edgardo Girotto, il sassofonista argentino nasce a Cordoba nel 1965 da famiglia di origine pugliese. Si avvicina alla musica grazie al nonno materno A.L.Caroli, direttore di banda, suonando prima il rullante, poi il clarinetto piccolo. Il passaggio al saxofono è naturale. A 19 anni vince una borsa di studio del Berklee College of Music e gli si spalancano finalmente le porte del mondo del jazz. Nei quattro anni ha approfondito gli studi di composizione e arrangiamento e di sax e improvvisazione con maestri del calibro di Joseph Viola, George Garzone, Hall Crook e Jerry Bergonzi, imparando poi, “il mestiere”, suonando con Danilo Perez, George Garzone, Hall Crook, Bob Moses, Herb Pomeroy e tanti altri musicisti da cui ha raccolto una scintilla della loro esperienza. L’avventura italiana di Javier Girotto inizia a 25 anni. Incide il suo primo cd “Homenaje” nel 1995 con special guest Bob Mintzer e Randy Brecker. Con Aires Tango incide 10 dischi e nel 2009 festeggiano 15 anni di vita con il loro disco “10/15”. Nel 1999 nasce un altro gruppo, “Cordoba Reunion”, formato da quattro musicisti cordobesi, Javier Girotto ai sax e flauti, Gerardo Di Giusto al pianoforte, Minino Garay alle percussioni e Carlos El Tero Buschini al basso, impegnati in un progetto con il quale ritorna alle radici della sua musica. Nel 2000 forma un doppio duo: il primo con il bandoneon di Daniele Di Bonaventura, col quale incide tre dischi; Il secondo con Luciano Biondini (accordion) con il quale incide 2 C.D. In questo stesso anno inizia la sua collaborazione con la prestigiosa ONJ, l’Orchestre National du Jazz di Parigi (Francia). Nel 2002 entra a far parte dell quartetto di Enrico Rava “Piano less” con cui incide un c.d. “Full of Life” assieme a Ares Tavolazzi e Fabrizio Sferra.
Sempre nell’ 2008 forma insieme a Fabrizio Bosso il “Latin Mood” documentando questo progetto nel disco “Tribute” e registrando per la Blue Note nello stesso anno il disco “Sol”. Infinite sono le collaborazioni di Javier Girotto, con Enrico Rava, Roberto Gatto, con il trombonista Gianluca Petrella, con Rita Marcotulli, delle cui formazioni è l’anima etnica-argentina in cui si alterna al flauto andino e al soprano, con la quale ha inciso “The woman next door” “Koinè” e un disco per la rivista L’Espresso nel 2009, e tanti altri.
A cinque anni si innamora del pianoforte, strumento che approfondirà presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma. Rita Marcotulli, elegante pianista dalla grana melodica e dalla voce strumentale molto esclusiva, si avvicina alla musica brasiliana per poi approdare definitivamente all’estetica del jazz intorno ai venti anni. Nei primi anni ’80 è presente sulla scena romana, quella che attorno a pochi e fortunati locali coltivava i grandi musicisti che oggi conducono il jazz italiano. Era consueto, in quegli anni, vedere dei giovani musicisti italiani esibirsi al fianco di grandi stranieri di passaggio in Italia. E’ così che Rita si impegna al fianco di musicisti noti quali, tra gli altri, Chet Baker, Steve Grossman, Peter Erskine, Joe Henderson, Joe Lovano, Charlie Mariano, Tony Oxley, Michel Portal, Richard Galliano, Enrico Rava, Michel Benita, Aldo Romano, Kenny Wheeler, Bob Moses, Andy Sheppard. Nel 1986 lascia l’Italia per la Svezia, esperienza durata sei lunghi anni e che ha rappresentato una chiave di volta nella corsa musicale della pianista e compositrice per un duplice aspetto. Dal punto di vista stilistico la ricerca della contabilità della melodia e certo amore per una musica di tipo evocativo e non solo ipertecnica, ne marcano profondamente la carriera. Nel 1987 viene votata come “Miglior nuovo talento italiano” dell’anno nel prestigioso referendum indetto dalla rivista Musica Jazz. Autrice di una discografia numerosa e importante: l’incisione in duo con Andy Sheppard (“On The Edge Of A Perfect Moment”) e il piano solo intitolato “The Light Side Of The Moon”; il trio con Palle Danielsson e Peter Erskine (cha ha licenziato un lavoro discografico per la serie Jazz Italiano Live 2006); nel 2008 ha pubblicato, sempre per la serie Jazz Italiano Live,” Us and them, Noi e Loro” omaggio ai Pink Floyd. Ha composto la colonna sonora del film “Basilicata coast to coast” di Rocco Papaleo in questi giorni nelle sale. Dopo aver vinto il Premio CIAK D’ORO per la Miglior Colonna Sonora del film Basilicata coast to coast di Rocco Papaleo, Rita Marcotulli si è àggiudicata il premio della stampa cinematografica, Nastro d’Argento, nella categoria Miglior Colonna Sonora per il film Basilicata Coast to Coast di Rocco Papaleo. Tutta la musica e' stata suonata e registrata in diretta sia per rispettare l'acustica come chiave fondamentale sia per avere una naturalezza nell'esecuzione, sia emozioni vere.
Nato a Quartu S. Elena (Cagliari), debutta giovanissimo gli studi musicali al Conservatorio Statale di Musica di Cagliari G.P. da Palestrina, diplomandosi con il massimo dei voti. Si perfeziona con Leo Brouwer e Alirio Diaz. Vincitore di concorsi nazionali e internazionali, vince una borsa di studio e si trasferisce a Parigi dove si iscrive alla prestigiosa "Ecole normale de Musique A. Cortot" con Alberto Ponce e Rafael Andia. Allo stesso tempo ottiene la licenza di musicologia e etnomusicologia all'Università di Parigi "Paris VIII" . Collabora con” l’Ensemble International de Musique di Parigi” con la quale si esibisce nei grandi festival del territorio francese. Parallelamente alla sua carriera di solista svolge una eccellente attività di musica da Camera. Collabora con I Solisti dell'"Opera Bastille" di Parigi, Gerard poulet, Dang Suk Kang, Roland Daugareil, Federico Agostini, Jean Ferrandis, Alain Meunier, Philippe Muller, , il Quartetto Modigliani,il Quartetto Anton,Koichiro Harada ,Shigenori Kudo, Il Quartetto Italiano. Molto presente nella scena nazionale e internazionale, si esibisce in rinomate sale a Parigi ( Grande Anfiteatro dell’UNESCO) Roma, Torino, Milano,Brescia, Aix-en Provence, New York. Cristian Marcia è invitato come docente a fare delle Master-Classes in Italia e in Francia. Ha effettuato numerose registrazioni radiofoniche e televisive per la RAI e Radio France. Nel 2001 crea l'Accademia e Festival Internazionale di Musica di Cagliari, di cui è anche il Direttore Artistico, che é stata riconosciuta dall'UNESCO per la sua attività artistica .In questa Accademia sono presenti i piu grandi musicisti e pedagoghi delle grandi scuole musicali come il Conservatorio Nazionale Superiore di Musica di Parigi, L’Ecole Normale A. Cortot di Parigi, La Der Kunste di Berlino, La Geddai di Tokio, La Julliard School di New York, il Royal College di Londra. Cristian Marcia, attualmente insegna chitarra classica al conservatorio "F. Chopin" di Parigi.
Alberto Molinari viene dall’Istituto Sperimentale di Cinematografia, dopo un'intensa esperienza teatrale ha continuato a interpretare ruoli di primo piano per cinema, teatro e televisione (tra gli altri, Ultimo, Regina, L’angelo non verrà). È stato anche fondatore, situazionista e direttore artistico del ‘Locale’ storico club romano che ha partorito buona parte della scena musicale italiana contemporanea. È anche autore di colonne sonore. In GANGA è essenzialmente autore, regista, direttore della fotografia, compositore, montatore e operatore.
Caterina Murino è nata a Cagliari nel 1977, ha iniziato la sua carriera a Milano come modella e si è poi trasferita a Roma per studiare recitazione. Il primo debutto teatrale è del 2001 con la pièce di Agatha Christie Dieci Piccoli Indiani, a cui fanno seguito altri lavori teatrali tratti da grandi classici come Pirandello, Shakespeare, Tennessee Williams. Ha portato in scena al Teatro Valle di Roma il meraviglioso personaggio di Mintonia Savuccu, la “vedova scalza” dall’omonimo romanzo di Salvatore Niffoi (vincitore del premio Campiello 2006). Nel 2001 debutta nel cinema con il film di produzione internazionale Nowhere diretto dal famoso scrittore cileno Luis Sepúlveda, con H. Keitel e A. Molina, presentato al Festival di Cannes lo stesso anno. Ma il 2006 è l’anno decisivo. Caterina interpreta Solange, la bond-girl nell’ultima saga del famoso agente segreto 007, Casino Royale. Il film, interpretato da Daniel Craig e diretto da Martin Campbell. Poi di seguito Non Pensarci (2007) di Gianni Zanasi; St Trinian’s regia di Oliver Parker con Rupert Everett, Colin Firth ed Emily Watson (Gran Bretagna, 2007); The Garden Of Eden, tratto dall’omonimo romanzo di E. Hamingway, regia di John Irvin, con Mena Suvari e Jack Huston, Carmen Maura (Gran Bretagna-USA, 2007), Made In Italy regia di Stéphane Giusti con Gilbert Melki, Amira Casar, Francoise Fabian (Francia, 2007) e infine Le Grand Alibi, regia di Pascal Bonitzer tratto dal romanzo di Agatha Christie “Poirot e la salma”, con Kristin Scott Thomas, Lambert Wilson, Nicole Garcia, Pierre Arditi (Francia, 2007). Nel 2009 ha girato tre film per il cinema internazionale: il canadese Die di Dominique Lorence James, il francese Equinox regia di Laurent Carceles; il francese Comme Les 5 Doigts De La Main regia di Alexandre Arcady. Da quest’anno Caterina è anche la nuova testimonial dell’azienda TISCALI. Tra le produzioni televisive ricordiamo la serie Vientos De Agua diretta da Juan José Campanella (Spagna-Argentina, 2005), Des Jours Et Des Nuits di Thierry Chabert (Francia, 2004), la serie tv Orgoglio, regia di Giorgio Serafini (Italia, 2003-5), In Der Mitte Des Lebens, di Bernt Fischerauer (Germania, 2001) e Il Giovane Casanova di Giacomo Battiato (Italia-Francia, 2001). Ha ricevuto tanti premi e riconoscimenti tra i quali ricordiamo: Premio Golden Graal 2007 – migliore attrice italiana all’estero; Premio Cinema Italiano Diamanti al Cinema – migliore attrice internazionale, Venezia 2007; Premio Bacco – Notte delle Stelle, Berlino 2007; Globo d’oro Europeo, 2008; Martini Premiere Award Hollywood Face- migliore attrice, 2008; Premio Rodolfo Valentino, 2009.
Marco A. Pani nasce a Sassari il nel 1966. Dopo aver effettuato studi classici ed artistici, si diploma nel 1990, in un corso di formazione professionale come Esperto in Gestione Video immagini. Lavora come aiuto operatore, operatore di ripresa e montatore in tv commerciali, poi come regista e sceneggiatore realizza una trentina fra documentari turistici, archeologici e artistici, fino al 2000. In quell’anno vince vari festival, col suo primo corto di fiction: Chinotto. Trasferitosi a Barcellona con una borsa di studio, si diploma in regia cinematografica presso il Centre d'Estudis Cinematográfics de Catalunya e, col finanziamento del Ministero della Cultura spagnolo gira “Las Puertas del Mundo Nino”. Dopo la coproduzione italo spagnola “Els Pintors Catalans a sardenya”, è la volta del cortometraggio Panas (Premio AVISA 2005) e della video creazione Argyróphleps.
Il documentario "Arturo torna dal Brasile", vincitore del Primo Premio al concorso "Storie di Emigrati sardi" promosso dalla Cineteca Sarda di Cagliari è il suo ultimo lavoro. Attualmente insegna regia cinematografica alla Universitat Internacional de Catalunya di Barcellona.
Rocco Papaleo, comico, cabarettista, attore di cinema e teatro, autore e musicista, regista; l'attività di Rocco Papaleo spazia trasversalmente tutti i campi dello spettacolo. Esordisce in teatro nel 1985 con "Sussurri rapidi" con la regia di Salvatore di Mattia; al cinema, invece, compare per la prima volta in Senza pelle di Alessandro D'Alatri. Apprezzato per le sue doti istrioniche, nella sua carriera recita in Con gli occhi chiusi di Francesca Archibugi, ne I laureati di Leonardo Pieraccioni, in Ferie d'agosto di Paolo Virzì, nel Barbiere di Rio di Giovanni Veronesi e nel cortometraggio Senza parole di Antonello Di Leo, candidato all'Oscar nel 1997. Ancora nel 1998 è protagonista del film Del perduto amore di Michele Placido e nella Bomba di Giulio Base. Ha recitato anche nel film Viola bacia tutti. Con Leonardo Pieraccioni ha recitato in Il paradiso all'improvviso, nel ruolo di "Bardella", in Ti amo in tutte le lingue del mondo, nel ruolo del professor Anselmi, in Una moglie bellissima nel ruolo di Pomodoro il testatore di parrucche, ed infine nell'ultimo successo natalizio Io & Marilyn, nel ruolo dello schizofrenico Arnolfo. Stretto è anche il suo rapporto con la TV: si ricorda la figura dell'ingenuo e generoso caporale Rocco Melloni in Classe di ferro e Vola Sciusciù di Joseph Sargent dove recita accanto a Lino Banfi. Nel 1997 ha pubblicato l'album "Che Non Si Sappia In Giro", edito da Ricordi, dove è anche autore di musiche e testi. Nel 2009 appare nel videoclip di Alessandro D’Alatri “Ancora qui” di Renato Zero. Nel 2010 ha debuttato nel ruolo di regista alla guida del film Basilicata coast to coast, con un cast composto (tra gli altri) da Alessandro Gassman, Giovanna Mezzogiorno, Paolo Briguglia e Max Gazzè.
Nicola Piovani nasce a Roma nel 1946, è un pianista, compositore e direttore d'orchestra italiano. Celebre autore di colonne sonore, esordisce nel lungometraggio nel 1969 con Silvano Agosti nel “N. P. Il segreto”, protagonista Irene Papas. Dal 1971 con “Nel nome del padre” inizia la collaborazione (per oltre 10 anni) con il regista Marco Bellocchio,”. Nella sua carriera lavora con i maggiori registi del cinema italiano degli anni ’70 e ’80: i fratelli Taviani, Nanni Moretti, Mario Monicelli, Giuseppe Tornatore, Federico Fellini. Nel 1999 ha vinto il premio Oscar per le musiche del film “La vita è bella”. È anche autore di teatro musicale e di musica da concerto. Con Fabrizio De André è stato co-autore di due album: “Non al denaro, non all'amore né al cielo” e il successivo “Storia di un impiegato”. Ha fatto ben 8 film con i fratelli Taviani di cui 3 vengono presentati nel festival Creuza de Mà 2010 nella Rassegna Omaggio ai Maestri: La notte di San Lorenzo, Kaos e Good Morning Babilonia.
Vittorio Taviani classe 1929. Dopo gli studi di giurisprudenza all'Università di Pisa, decise di intraprendere la carriera cinematografica. Il debutto avvenne nel 1954 con il documentario "San Miniato", seguono poi "Un uomo da bruciare" (1962), "I fuorilegge del matrimonio"(1963), "Padre padrone"(1977), solo per citare i più famosi. Ha sempre lavorato insieme al fratello Paolo, da cui la loro notorietà come Fratelli Taviani. Nel 1977 ha vinto la Palma d'oro a Cannes e Interfilm Grand Prix a Berlino per la regia di "Padre Padrone". Nel 1983 ha vinto il David di Donatello per "La notte di San Lorenzo". Nel 1986 ha ricevuto il Leone d'oro alla carriera al Festival di Venezia. Hanno fatto ben 8 film con Nicola Piovani di cui 3 vengono presentati nel festival Creuza de Mà 2010 nella Rassegna Omaggio ai Maestri: La notte di San Lorenzo, Kaos e Good Morning Babilonia.
Remo Usai musicista sardo/brasiliano di 83 anni: Usai è nato in Brasile da genitori sardi e lì ha composto più di 150 colonne sonore per il cinema. A metà degli anni '50, Remo Usai aveva una idea fissa: diventare un musicista di cinema., e ci è riuscito con ottimi risultati diventando un “monumento” del cinema brasiliano. Da diversi anni vive dei problemi relativi ai compensi su i diritti d’autore sull’utilizzo delle sue composizioni, per i quali sta lottando, sostenuto da diversi amici di diverse parti del mondo. Nel 1982 Bernardo Uzeda dedica un documentario “Un musico para o cinema” (BRASIL 1982) al suo lavoro, che viene premiato al festival “É Tudo Verdade” nel 2008, con grande riconoscimento per il musicista sardo.
Michele Vietri, è nato ad Avellino, il 12 settembre 1962 e vive a Bologna. Si è laureato in Storia del Cinema al D.A.M.S. di Bologna. Moltissime e diverse sono le esperienze che ha conseguito come operatore culturale, autore, attore e musicista in diversi settori dello spettacolo. Nel 1992 a Roma, fonda un trio musicale che dà spettacoli seguendo un repertorio di canzoni francesi e napoletane. Nel '96 registra in un teatro di Urbino un album, prodotto e distribuito dalla Harmony Music di Firenze, Caffè-Concerto, la melodia napoletana in scena. Dal 1997 a Bologna sviluppa un'intensa collaborazione con musicisti provenienti da esperienze jazzistiche. Il caffè-concerto si trasforma in Cafè Nire & Noir, con arrangiamenti sostanzialmente in chiave jazz. Nel 1998 uscirà Musikaal Cabaretto, un disco prodotto da Radio Città del Capo. Nel 1997 cura i materiali del CD di Pietro Tonolo e Maria Pia De Vito Un Veliero all'Orizzonte - incontro del jazz con la musica napoletana, edito dalla EGEA. Dal 2000 ha dato vita ad un gruppo di canzone d’autore e patchanka con cui ha svolto un’intensa attività concertistica: il Combo Farango. Nel 2002 ha vinto il premio Amnesty International – una canzone per la libertà. Nel 2004 ha pubblicato con il Combo un disco per Storie di Note con il titolo: Non lo faccio più (chansons metissées). Nel 2005 nella nuova edizione dell’Enciclopedia della Canzone Napoletana curata in 6 volumi dal Mattino di Napoli gli viene dedicato un intero paragrafo. Nel cinema, ha lavorato come assistente ('Lo Schermo a Tre Punte', documentario di G. Tornatore) e come autore di corti, film e documentari. Per il teatro ha scritto e rappresentato molti spettacoli circuitati in varie città. Nell'ambito del fumetto ha sceneggiato "Il Mercato delle Erbe" di Menotti, pubblicato a puntate sulla rivista Blue e ha curato il testo per la serie a episodi "5" di Igort pubblicato dalla Phoenix Enterprise. Nel 2005 ha realizzato un film-documentario “A chi tanto, a chi niente” con E. Scola, M. Monicelli, T. Brass, G. Pontecorvo, G. Montaldo. Nel 2008 autore (sceneggiatura e regia) del film documentario “Carloforte, l’isola del tempo” prodotto e distribuito da France 3, in programma nel Festival Creuza de Mà.